Tenere il cellulare in camera da letto disturba il sonno?
Ti sarà sicuramente capitato di sentire che tenere lo smartphone accanto al letto può avere effetti dannosi sul sonno. Ma sono davvero le radiazioni invisibili emesse dal cellulare a influire in maniera negativa sul riposo notturno? Noi di CALIDA proviamo a fare chiarezza sul mito del cellulare in camera da letto e ti spieghiamo in quale caso lo smartphone può influenzare veramente il sonno.
5 luglio 2023 • 5 min. di lettura
I cellulari in camera da letto sono pericolosi? Capire i rischi, proteggere la qualità del sonno.
Che i dispositivi elettronici emettano radiazioni è un dato di fatto. Si tratta di campi elettromagnetici, responsabili della trasmissione delle informazioni. Lo smartphone può essere collegato tramite la rete mobile o tramite Wi-Fi. In quest’ultimo caso, a emettere radiazioni elettromagnetiche sono sia il cellulare stesso che il router Wi-Fi di casa.
Tuttavia, i limiti di esposizione alle radiazioni sono ormai così bassi che per la maggior parte delle persone non hanno alcun effetto dimostrabile sulla salute o sul sonno anche quando i dispositivi sono collocati in camera da letto. Ma cosa significa “per la maggior parte delle persone”? Sembrerebbe che alcune persone affette da uno specifico disturbo di ipersensibilità abbiano una reazione piuttosto forte alle radiazioni elettromagnetiche emesse da dispositivi come smartphone, computer portatili e simili e che a volte sentano addirittura dolore!
Se soffri di disturbi del sonno e tieni il router nella camera in cui dormi o il computer portatile e il cellulare vicino al letto, vale la pena di provare a bandire questi dispositivi dalla tua stanza. Può darsi infatti che anche tu sia elettrosensibile.
Non ci sono prove che le radiazioni dei telefoni cellulari abbiano un effetto negativo sul sonno, ma è appurato che l’uso del cellulare poco prima di andare a letto può causare difficoltà ad addormentarsi e ridurre la qualità del sonno notturno. Più precisamente, la luce blu emanata dallo schermo del cellulare è responsabile della minore produzione di melatonina, l’ormone del sonno: la luce artificiale invia al corpo il segnale che non è notte ma pieno giorno, il che causa difficoltà ad addormentarsi.
Inoltre, utilizzare il cellulare poco prima di andare a letto può anche creare un senso di agitazione. La ricezione di SMS allarmanti o sgradevoli e la visualizzazione degli impegni in agenda per il giorno successivo creano uno stato di stress che non fa dormire. Spesso è sufficiente leggere le tante notifiche divertenti e sempre aggiornate sui social media & co. per mettere in moto i pensieri e far passare del tutto la voglia di dormire, rinunciando così a un buon sonno riposante.
Evitare gli schermi la sera per permettere al corpo di produrre abbastanza melatonina per la notte. Immagine via Unsplash di Ashish Joshi.
Per la maggior parte di noi, la sera è l’unico momento della giornata in cui possiamo decidere in tutta libertà come gestire il tempo a disposizione. Usare il cellulare per molti è il modo preferito per spegnere il cervello e rilassarsi dopo una giornata lavorativa intensa. Ma come ben sai, spesso lo smartphone non è fonte di relax, bensì di ulteriori input e stimoli. Questo non significa però che lo si debba per forza bandire del tutto dalla routine serale.
Se soffri di disturbi del sonno, ti consigliamo di lasciar perdere il cellulare e di dedicarti a qualche altra attività nelle due ore prima di coricarti. Per rendere la presa di distanza dal cellulare un’abitudine consolidata della tua routine serale, puoi ad esempio stabilire la regola di non utilizzare più il telefono una volta che sei a letto. Un trucco che può aiutarti è mettere in carica il cellulare lontano dal letto o persino in un’altra stanza e farti svegliare da un altro dispositivo la mattina.
Ti consigliamo inoltre di lavarti e prepararti per andare a letto prima di coricarti e di mettere via il telefono. Invece di usare il cellulare, la sera puoi leggere un libro con una luce soffusa, bere una tisana rilassante, scrivere un diario o meditare. Questi rituali serali hanno un effetto calmante, stimolano la produzione di melatonina e quindi garantiscono un addormentamento più rapido e un sonno ristoratore.
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